Piano Triennale al via all’Università di Siena. E’ stato approvato dagli organi di governo il documento di programmazione che definisce gli obiettivi strategici della politica di azione e di sviluppo dell’Ateneo senese per i prossimi anni. Il Piano Triennale è previsto per le università italiane da un recente decreto ministeriale (827 del 15/10/2013), ma, come ha spiegato il rettore Angelo Riccaboni, “oltre l’adempimento amministrativo, l’Università di Siena ha voluto cogliere l’opportunità per potenziare l’impegno nella programmazione, nella prospettiva di una visione strategica, che si configura anche come un nuovo approccio culturale nella gestione. D’altro canto, la specificità e l’unicità del territorio certamente supporta l’intenzione, da parte dell’Università, di svolgere un ruolo centrale nella ripresa della città e del territorio stesso, come è già positivamente avvenuto con la partecipazione a molteplici progettualità condivise con le amministrazioni locali: due esempi su tutti, il contributo alla candidatura di Siena a Capitale Europea della Cultura 2019 e l’interazione con il tessuto produttivo attraverso ricerca e impulso alla competitività aziendale e alla nuova imprenditorialità”.
Sostenibilità, occupabilità, internazionalizzazione e valorizzazione dei servizi agli studenti sono i macro-obiettivi individuati, che saranno declinati all’interno delle attività di didattica, di ricerca e del lavoro delle strutture universitarie, per promuovere la qualità del sistema universitario, anche con interventi che mirano all’integrazione delle azioni con il sistema territoriale. Particolare attenzione è stata riservata ai temi della sanità, sia per la rilevanza delle attività scientifiche e didattiche svolte nell’area medica, sia del ruolo da essa svolta nell’ambito di un importante azienda ospedaliera-universitaria, e nell’ambito di un distretto di scienze della vita di rilevanza internazionale.
Nella visione strategica dell’Università di Siena, tuttavia, l’azione progettuale mira a un orizzonte più ampio, che è quello del sistema universitario regionale, che, come spiega Riccaboni, “non è solo l’obiettivo indicato dalla normativa, ma è il naturale ambito di confronto e sviluppo del nostro Ateneo per i prossimi anni”.
Gli indirizzi strategici (sostenibilità, occupabilità, internazionalizzazione e valorizzazione dei servizi agli studenti) verranno realizzati con interventi sui tre fronti istituzionali principali, che sono la ricerca, la formazione e l’insieme delle iniziative a supporto dello sviluppo economico e sociale, rappresentate in primis dal trasferimento tecnologico e di competenze.
Con riferimento alla ricerca, l’Università di Siena ritiene prioritario promuovere l’impatto e la circolazione internazionale della produzione scientifica nonché la valorizzazione, anche in termini innovativi, del patrimonio culturale e sociale del territorio, e delle iniziative volte alla promozione della salute dei cittadini.
Con riferimento alle attività didattiche l’Ateneo vuole monitorare la sostenibilità nel tempo dell’offerta formativa, ottimizzando l’impiego dei docenti e focalizzandosi sui corsi di studio maggiormente attrattivi, promuovendo inoltre l’offerta formativa in lingua inglese, anche in collaborazione con Atenei stranieri, l’occupabilità, irrobustendo le attività di orientamento e le competenze trasversali necessarie nel mondo del lavoro. L’Ateneo proseguirà nell’organizzazione di iniziative formative trasversali in materia si sviluppo sostenibile; promuoverà inoltre il collegamento diretto tra le attività didattiche e i risultati dei progetti di ricerca di maggior rilievo.
Infine, la cosiddetta “terza missione”, trasferimento tecnologico e di competenze, che ha immediate ricadute positive sull’occupabilità, sarà affrontata con un lavoro sulla gestione della proprietà intellettuale (brevetti), la creazione di imprese, il potenziamento della ricerca conto terzi e i rapporti università-industria, la gestione delle strutture di intermediazione e di supporto su scala territoriale. Le azioni di trasferimento tecnologico richiedono investimenti soprattutto sul capitale umano, investimenti da realizzare anche con l’istituzione di network su scala regionale.
Per ogni obiettivo strategico i dipartimenti e le strutture amministrative dell’Ateneo sono impegnati con specifici progetti, che sono misurati in ogni fase di realizzazione, nei tre anni 2013 – 2015.
La programmazione triennale 2013-2015 è frutto di un lungo ed articolato impegno che ha visto coinvolte tutte le componenti della comunità universitaria, gli organi di governo e le strutture didattico-scientifiche.
“Mi preme ricordare – ha concluso il rettore Riccaboni – che l’Università di Siena in questi ultimi anni ha conseguito, grazie ai grandi sacrifici da parte dell’intera comunità universitaria, importanti risultati in termini di risanamento della precedente difficilissima situazione finanziaria, contemporaneamente senza rinunciare ad iniziative di sviluppo e continuando a tenere alto il livello della ricerca e della didattica. Tuttavia, le incertezze della finanza pubblica e del quadro istituzionale a livello nazionale causano il permanere di elementi di criticità. L’attuazione del piano triennale, in maniera condivisa, sarà indispensabile per confrontarsi efficacemente a livello internazionale e per costituire un valore imprescindibile per il territorio senese”.