Nella mia agenda da sindaco al primo posto metterò l’occupazione. Il Presidente Napolitano ha ricordato la Festa del 2 Giugno sollecitando tutti coloro che esercitano pubbliche funzioni sul territorio e che sono interpellati quotidianamente dalle ansie di famiglie ed imprese in gravi difficoltà, a farsi carico di questa ‘questione sociale’ , che si esprime soprattutto nella dilagante disoccupazione giovanile.
Io ancora non vedo la pubblica amministrazione all’opera per semplificare ed incentivare le iniziative imprenditoriali. Se da un lato vanno assunte tutte le misure possibili per alleviare il disagio di chi si trova senza lavoro e non è in grado di sostenere autonomamente sé e la propria famiglia, dall’altro occorre impegnarsi per rendere l’ambiente senese un distretto favorevole ed accogliente per le imprese.
Adesso non è così perché la burocrazia ed il peso delle tasse, nonché una certa inerzia di molti uffici pubblici, ostacolano gli investimenti, anche quelli più modesti, come nel caso di regolamenti edilizi ed urbanistici farraginosi e contraddittori.
I dati recenti sulla disoccupazione sono drammatici e confermano che il lavoro è la vera emergenza sociale del nostro Paese, Siena compresa. Mentre il centrodestra esaspera il tema dell’IMU sulla prima casa, la vera urgenza è ridurre la pressione fiscale su produzione e lavoro.
Per restituire competitività alle nostre imprese, occorre anche che ci sia adeguato credito bancario, infrastrutture migliori, connettività internet, idonea formazione professionale, incentivi per l’efficienza energetica e per le ristrutturazioni edilizie.
A Siena la vera sfida sarà quella del miglioramento della produttività dell’Amministrazione Comunale per abbassare i costi di funzionamento e per rispondere tempestivamente alle esigenze delle aziende locali. Oggi non basta più invocare la crescita se non si spiega come. Il vero problema non è la crisi dei mercati perché lo spreco più grave è che non stiamo valorizzando il potenziale dei nostri cittadini, degli imprenditori che ci sono e di quelli che vogliono provarci. La difesa ed il potenziamento degli asili nido, ad esempio, servono per aiutare le giovani madri ad entrare nel mercato del lavoro integrando il reddito familiare.
Molte dei grandi enti presenti su Siena assumeranno col contagocce e pertanto dovremo trovare nuovi sbocchi, dal settore delle biotecnologie, alla monetica ed ai sistemi di pagamento, alla tecnologia dell’informazione e della comunicazione, all’economia della conoscenza e dei beni culturali, del turismo ambientale, della green economy, all’edilizia innovativa, alla microeconomia in campo artistico e performativo, alle imprese sociali sul terreno dell’assistenza e del sostegno ai più deboli, ecc.
Il Comune dovrà sostenere ogni possibile iniziativa ed incidere sugli altri soggetti pubblici coinvolti affinché velocizzino le procedure di autorizzazione, ma dovrà anche vigilare per evitare che l’occupazione attuale diminuisca perché spesso si ricorre in modo troppo disinvolto al taglio dei dipendenti invece di economizzare su altri costi oppure di provare a rilanciare l’azienda che si dirige. Infine rammento la proposta che ho fatto alla più grande azienda senese, la Banca MPS, di individuare insieme alla Camera di Commercio i requisiti di costo e di qualità che siano in linea con le migliori offerte del mercato, allo scopo di mantenere gli importanti acquisti di beni e servizi sul territorio senese, con modalità trasparenti.
Bruno Valentini, candidato sindaco per il centrosinistra