«Ieri sera nella sala strapiena dei Mutilati abbiamo vissuto tutti noi una forte emozione. L’emozione di vedere che Siena non è solo il luogo del malaffare e dell’incompetenza, come descritto dai media o come irresponsabilmente alcune forze politiche vogliono accreditare per bieca speculazione elettorale.
Siena è quella della gente che sta stretta in una sala, calda e troppo piccola per tenere insieme tante emozioni. Ma ci sta perché vuole una città nuova e diversa. Insieme a voi ho visto passione civile, ma anche legittima preoccupazione nei nostri volti».
Così commenta Bruno Valentini il primo incontro pubblico per la campagna delle primarie del Pd per la scelta del sindaco di Siena che si è tenuto ieri, martedì 9 aprile, nella Sala dei Mutilati a Siena.
«Tutti noi abbiamo figli e nipoti e siamo preoccupati per il loro futuro: quale lavoro potranno trovare a Siena? Vorrei che per loro, per tutti i giovani senesi, per quanti scelgono di venire a Siena per frequentare le nostre Università l’eventuale decisione di lasciare questa città fosse un’opportunità di vita e non un obbligo, dovuto al fatto che qui non trovano nulla adeguato alle loro aspettative e competenze».
«Siena deve avere invece capacità di attrarre intelligenze, innovazione, creatività. È un compito fondamentale e che un Comune ben governato può realizzare con riforme a costo zero. Non si tratta di mettere soldi pubblici, che peraltro non ci sono, ma di offrire sostegno reale alle attività imprenditoriali, nel turismo, nella cultura, nel commercio, nell’artigianato, nei servizi perché a Siena diventi più facile fare impresa e creare posti lavoro».
«Come? Avendo persone competenti nei ruoli giusti interni all’amministrazione, sia dal punto di vista politico che da quello tecnico e facendo da essenziale supporto istituzionale alla creazione di reti di imprese e sistemi integrati, per i quali un governo credibile è condizione necessaria per rendere agevole la loro vita: non ponendo ostacoli e risolvendo problemi».
«Non è più il tempo di promesse demagogiche, sembra una ricetta retorica e vuota, ma non lo è. Ci appare così perché in passato queste parole sono state usate e pronunciate senza farle mai diventare realtà, senza mai farne progetto di governo. Noi invece proponiamo altro partendo da esperienze positive e sperimentate, mi sono messo in gioco direttamente per queste primarie perché so che per i cittadini senesi sono una reale alternativa per cambiare il Pd e per cambiare in meglio la città, la sua amministrazione ed il modo di viverla».