Il Centro Studi della CGIA di Mestre ha pubblicato nella giornata di ieri uno studio interessante sul passaggio dall’IMU prima casa alla TASI. Secondo questo studio in oltre il 50% dei Comuni Capoluogo di provincia (circa 40 comuni su 76), la tassa sui servizi indivisibili (TASI) sarà più pesante dell’IMU, soprattutto per le famiglie con figli o con rendite catastali più basse.
I rincari maggiori saranno quelli dei comuni di Verbania, Mantova, Prato, Trieste, Ascoli Piceno e Lucca.
Al contrario, invece, il comune Capoluogo di provincia italiano in cui il risparmio sarà maggiore è proprio Siena: per i proprietari di prima casa ci sarà un risparmio economico rispetto al 2012 di 374 euro ciascuno.
“I dati del centro studi della CGIA di Mestre- sottolinea il Sindaco di Siena Bruno Valentini- dimostrano che stiamo cominciando ad ottenere i primi risultati nella riduzione della pressione fiscale: siamo il comune Capoluogo in cui, nel passaggio dalla TASI all’ IMU, si registra il risparmio maggiore per i proprietari di prima casa. Questa è la prova che l’incessante e duro lavoro che stiamo facendo sulla riduzione del debito sta dando i primi frutti. Ma è anche la dimostrazione che Siena può sopravvivere alla mancanza dei contributi della Fondazione MPS.
Il 2015 sarà ancora un anno complicato- continua il Sindaco Valentini– ma siamo sulla buona strada; dal 2016 puntiamo a diminuire ulteriormente il carico fiscale pur mantenendo, se non migliorando, i servizi per cittadini ed imprese. Equità sociale ed efficienza organizzativa sono i nostri obiettivi. Si tenga conto anche che questi dati non considerano ancora gli effetti del taglio di un milione e duecentomila euro sulle tasse per la prima casa, approvato recentemente dal Consiglio Comunale ”.