“Io non ho accordi con nessun “gruppo” perchè i voti li chiedo direttamente ai cittadini e li chiedo per il PD. Dopo le tante divisioni patite dal PD senese, è chiaro che per le elezioni del 26 maggio avremo bisogno del sostegno di tanta gente per cercare di vincere col 51% al primo turno, per evitare di consegnare la città ad Eugenio Neri, sostenuto da un cartello elettorale di cui l’azionista di maggioranza è il PDL di Verdini, il sodale di tante operazioni di potere indagate dalla Magistratura. Per quanto riguarda le infantili accuse rivolte alla mia politica amministrativa, rispondo in modo netto. Se cementificazione c’è stata, questa piuttosto è stata la politica seguita negli ultimi anni dal Comune di Siena, che ha riempito ogni spazio possibile nella città, basta guardare i casi di Colonna San Marco, di viale Sclavo, della Stazione, di via Massetana Romana, di viale Sardegna, di viale Toselli nonchè della perla delle nuove villette addossate a Palazzo Diavoli”.
“L’ultimo piano urbanistico approvato a cavallo fra le giunte Cenni e Ceccuzzi prevede un enorme incremento di un milione e duecentomila metri cubi di edilizia abitativa, di cui il 60% di nuove costruzioni. Inoltre, Monteriggioni non è affatto il Comune che è cresciuto di più fra quelli confinanti con Siena e negli ultimi 5 anni i volumi costruiti sono meno di quelli demoliti applicando la cosiddetta “dottrina Renzi”, cioè crescita a volumi zero. Infine, molte delle nuove costruzioni sono state finalizzate ad accogliere nuove imprese garantendo nuova occupazione, tant’è che Monteriggioni è il Comune con il più basso tasso di disoccupazione della provincia di Siena, in particolare per il lavoro femmminile. Non ho esternalizzato nessun nuovo servizio, perchè l’unico servizio comunale gestito da cooperative sono gli asili nido che sono stati affidati all’esterno dal precedente sindaco Paolo Casprini. Il servizio funziona molto bene, senza famiglie in lista d’attesa, con tariffe contenute e con un equo trattamento delle lavoratrici. L’economicità dei costi di funzionamento del Comune permette di non tagliare il salario accessorio ai dipendenti comunali e di tenere basse le tasse. Per quanto riguarda la presunta commercializzazione della cultura in chiave carnevalesca, non capisco bene a cosa si riferisca. Anche se è evidente che niente è paragonabile alla bellezza ed all’unicità del Palio, perchè si vogliono denigrare le manifestazioni culturali fatte con passione dalle comunità vicine a Siena, che certo non pretendono di competere col Palio? Si tratta comunque di eventi importanti, come la Festa Medievale di Monteriggioni, che pur costando 200mila euro viene interamente pagata dai 20mila visitatori senza intaccare il bilancio comunale, mentre tante altre manifestazioni sono a rischio perché i contributi pubblici vanno finendo”.
Bruno Valentini