“Il Sindaco Valentini – ha chiesto questa mattina il consigliere, Pasquale D’Onofrio, del gruppo Sinistra Ecologia e Libertà – è a conoscenza del piano industriale della Banca Mps e sull’andamento delle trattative tra azienda e sindacati? Come valuta il ricorso all’esternalizzazione, e quali concrete iniziative intende attuare per il salvataggio e nel particolare a garanzia dei risparmiatori e degli stessi dipendenti?”. Bruno Valentini, nel rispondere all’interrogazione, ha auspicato che sia ancora possibile riaprire la trattativa fra azienda e sindacati ed ha dichiarato che ha comunque chiesto alla società Bassilichi di aprire un tavolo di confronto con gli addetti che dovrebbero essere trasferiti alla nuova società, ed inoltre di individuare Siena come sede della nuova società stessa. Il sindaco ha anche ribadito con forza come il “Piano faccia ingiustamente pagare ai lavoratori le colpe dei dirigenti”.
Il Sindaco, nel ricordare che il Piano dovrà essere trasmesso al Ministero dell’Economia e delle Finanze e dopo alla Commissione europea, per evitare che il prestito governativo di circa 4 miliardi venga considerato come un indebito aiuto di Stato, ha ricordato che dovrà essere sottoposto all’assemblea straordinaria degli azionisti. “Ancora una volta dobbiamo prendere atto delle conseguenze nefaste della precedente gestione, sostenuta dalla Fondazione e passata al vaglio delle autorità di vigilanza. Per questo dovrà essere fatto quanto necessario per promuovere azioni di responsabilità o risarcimento contro chi ha contribuito a determinare questa situazione di grave disagio”.
“Sugli indirizzi finalizzati a sostenere l’aumento di capitale – ha proseguito Valentini – saranno i soci della Banca, compresa la Fondazione, a valutarne l’adeguatezza, per adesso apprezzata dai mercati. Sicuramente necessiterà una profonda svolta operativa in campo commerciale, che recuperi famiglie, piccole e medie imprese, così da avere redditività e una quotazione in Borsa che oggi è ampiamente sottovalutata”. E, sul tema dipendenti: “Sarebbe stato necessario investire sulla produttività, anziché tagliare occupazione, e se è stato doveroso ridurre la parte variabile delle retribuzioni dei manager, da legare al raggiungimento di risultati stabili, le misure ipotizzate per i dipendenti li penalizzano per colpe non loro”. D’Onofrio si è dichiarato soddisfatto per le risposte ricevute dal Sindaco, che ha evidenziato come “L’eccesso di severità della Commissione Europea, senza un determinato e tempestivo intervento da parte del Governo, rischia di distruggere, invece che risanare, perché la stabilità di Mps non è una questione senese, bensì nazionale”.