All’interno del dibattito sul Complesso del Santa Maria della Scala che, finalmente, sta diventando ogni giorno più costruttivo, accogliamo con soddisfazione la disponibilità del Presidente della Banca MPS, “non solo a valutare il progetto ma anche a fare la sua parte mettendo a disposizione dello stesso la parte senese del suo vasto patrimonio storico artistico”.
Il Presidente Profumo sottolinea giustamente l’importanza della missione strategica della Banca nella raccolta, conservazione e valorizzazione di opere d’arte realizzate da artisti senesi e non solo, dal XIV secolo fino all’età contemporanea. La Banca è stata nei secoli perfino committente, alimentando così un rapporto virtuoso, che ha portato alla storia dell’arte e alla cultura figurativa senese opere straordinarie.
L’integrazione di parte della collezione della Banca costituisce quindi un ulteriore punto di forza del progetto di Museo della Civiltà Figurativa senese, sul quale il Consiglio Comunale ha recentemente stabilito di avviare un percorso concreto (nella più ampia progettualità del Santa Maria della Scala) in un confronto aperto a tutte le forze politiche e consiliari e alla città.
Condivido anche, come ho più volte sottolineato e come intrapreso nei giorni scorsi, l’importanza del coinvolgimento del Ministero per i Beni culturali e delle Soprintendenze, così come della Provincia e della Regione. Attraverso il Santa Maria della Scala passa il rilancio di Siena: per questo dobbiamo avere la capacità di coinvolgere tutte le Istituzioni locali e nazionali per costruire un progetto dalle fondamenta solide, sulla base di criteri scientifici seri e qualificati.
Siena e le sue istituzioni stanno ritrovando la forza di lavorare insieme per superare le difficoltà e per riportare la città al ruolo che da sempre merita.
Bruno Valentini