<<Bisogna chiamare il governo ad assumersi la responsabilità di aiutare la Fondazione MPS a non scomparire nella compagine azionaria della banca, perché ciò significherebbe privare l’azionariato di riferimento di un socio pubblico affidabile e rappresentativo del territorio. D’altra parte non possiamo non prendere atto dell’estrema difficoltà della situazione dopo l’annuncio della Commissione Europea della necessità di un aumento di capitale di importo rilevante con scadenza predefinita, che ostacola le possibilità di manovra da parte della Fondazione. Pertanto in questa fase qualunque iniziativa politica di carattere demagogico, che non prende atto della complessa situazione in cui si dibatte la Fondazione non fa altro che aumentare la confusione. Mentre è corretto reclamare dalla Direzione della Banca un’inversione di tendenza, con un forte rilancio operativo, la rimotivazione dei dipendenti e la valorizzazione della rete>>.