<<Abbiamo appreso dalla stampa che l’assessorato regionale alla Sanità ha costituito una commissione tecnica per valutare come organizzare il servizio 118 in Toscana, per coadiuvare la Regione in un progetto che finora ha trovato molti impedimenti, bloccando un’ipotesi operativa tecnicamente valida purtroppo abortita prima del tempo  per il fuoco di sbarramento sferrato per motivazioni prevalentemente di interesse localistico. Quando abbiamo letto i nomi delle persone scelte per comporre la commissione, siamo rimasti francamente stupiti non tanto per le competenze professionali, che non siamo in grado di valutare quanto per il fatto che sono stati prescelti coloro che rappresentano chi ha già preso pubblicamente posizione contro l’originario progetto della Regione, talvolta con accenti campanilistici che, seppur comprensibili e legittimi, male si sposano con un’idea generale, coordinata e razionale, di un servizio 118 meglio organizzato ed al servizio degli utenti e dei cittadini. Se proprio la Regione aveva bisogno di una nuova commissione ad hoc, ci saremmo attesi una composizione più neutra e scevra da pregiudizi, ovviamente ricca di competenze, finalizzata alla ricerca del bene comune. Quanto meno ci attendiamo che i nominati lavorino, insieme con i tecnici della Regione, liberi da ogni casacca territoriale e nell’interesse della salute della nostra gente. Concludiamo con un’annotazione amara e cioè che ci dispiacerebbe che per essere ascoltati occorra alzare la voce, perché a quel punto si incentiverebbe l’interventismo confuso mentre noi preferiamo il dibattito civile>>.