Il Partito democratico senese si avvicina alle elezioni primarie per la scelta dei candidati del territorio al Parlamento. Domenica 30 dicembre, dalle ore 8 alle ore 21, gli elettori che hanno votato il 25 novembre iscrivendosi all’albo degli elettori di centrosinistra e gli iscritti al Pd, potranno recarsi nei seggi elettorali della zona per esprimere la loro preferenza, versando una sottoscrizione di 2 euro, tra candidati: Susanna Cenni, Luigi Dallai, Paolo Rappuoli e Alessandro Starnini. Gli elettori e le elettrici potranno esprimere fino a un massimo di due preferenze, necessariamente differenti per genere. Nel caso in cui le preferenze siano dello stesso genere, la seconda nell’ordine sarà annullata. I seggi saranno resi noti nelle prossime ore sul sito www.sienapartitodemocratico.it.
“Lo spirito innovatore e aperto del Pd – commenta Niccolò Guicciardini, segretario provinciale del Pd di Siena – si conferma ancora una volta, chiamando gli elettori del 25 novembre e i suoi iscritti a decidere chi saranno i candidati al Parlamento per il Pd nel loro territorio. I tempi ristretti in concomitanza delle festività natalizie, purtroppo, ci costringono a una campagna elettorale ridotta a poche ore, ma sono sicuro che i quattro candidati sapranno esprimere al meglio le loro potenzialità e le loro idee per Siena e provincia. Rinnovo un sentitissimo ringraziamento a tutti i volontari e le volontarie che dedicheranno tempo ed energie nella giornata di domenica per le operazioni di voto e di scrutinio e spero che, nonostante le festività natalizie in corso, siano tanti i senesi che sentiranno la necessità di recarsi alle urne per scegliere coloro che potranno diventare i propri rappresentanti in Parlamento. È un’altra occasione di democrazia e di confronto che il nostro partito ha saputo offrirci e dobbiamo sfruttarla al meglio. La ristrettezza dei tempi e il precipitare della situazione politica nazionale, con le elezioni anticipate, non poteva farci perdere l’occasione di rispondere a una legge elettorale vergognosa con la nostra freschezza, il nostro entusiasmo e la nostra volontà di far contare i cittadini nelle scelte”.
“La relazione con gli elettori, con gli iscritti al mio partito, con i cittadini e le cittadine – dichiara Susanna Cenni – è stata per me una costante esigenza. Le primarie sono un utile strumento e un importante momento di partecipazione, utile ad attenuare la distanza tra comunità e rappresentanti e a dare legittimità a coloro che saranno eletti con una legge elettorale sbagliata. Certo la partecipazione non può esaurirsi con la scelta delle persone. In questi anni, occupandomi di imprese in crisi, di agroalimentare, carcere, lavoro, diritti civili e donne, ho verificato quanto sia fondamentale tessere relazioni, mantenerle e rinnovarle. In futuro vorrei migliorare ancora questo rapporto investendo su due novità: il bilancio sociale ogni anno, rendendo conto della mia attività politica, legislativa, delle mie entrate e delle mie spese, e l’Agora delle terre di Siena, quale forma di partecipazione, elaborazione e confronto periodico tra l’elettorato e l’eletta, coinvolgendo singoli, organizzazioni, associazioni, intellettuali, uomini e donne. Rinnoverò il Patto per Siena, c’è ancora molto da fare: la sfida di Siena Capitale Europea della Cultura; la battaglia per la tutela delle nostre imprese dell’arredamento, penalizzate dalle norme sul diritto d’autore; le aziende in crisi, dalla camperistica all’edilizia, dal commercio alla ricerca biomedicale; la situazione del pubblico impiego e quella della Banca Mps e dei suoi lavoratori; ma anche il grande patrimonio agricolo delle nostre terre e la tutela del ‘Made in Tuscany’. È il momento del centrosinistra, e io spero che Bersani sia il prossimo presidente del Consiglio; se così sarà potremo davvero mettere al centro il lavoro, le imprese, i cittadini, i diritti civili, una riconversione ecologica di buona parte della nostra economia e lavorare affinché le giovani generazioni tornino a credere in questo nostro straordinario Paese”.
“Siena – dichiara Luigi Dallai – deve puntare su quello che abbiamo e che non abbiamo ancora valorizzato, scommettendo sul valore della nostra terra e del sapere diffuso. Dobbiamo investire sulle capacità che qui esistono investendo sul merito e sulle competenze individuali. Vale per il settore privato come per quello pubblico. Non possiamo pensare di snaturare il nostro territorio e le sue caratteristiche, che sono la vera forza della provincia di Siena: la cultura, l’ambiente, le relazioni sociali, l’esperienza sul credito. Io credo che si debba puntare decisamente sull’innovazione in questi campi, perché la possibilità di creare lavoro per noi passa dalla possibilità di produrre qualità, non quantità. Innovazione nella cultura, lavorando tutti insieme per il progetto di Siena capitale Europea della Cultura e per dare al settore turistico e a noi stessi offerte di lungo periodo, che facciano conoscere e vivere realmente i territori, le bellezze e i valori della nostra provincia. Innovazione nella monetica, partendo dalle esperienze del settore creditizio che da sempre abbiamo a Siena e che possono impiegare nuove competenze. Innovazione nella ricerca, sia pubblica che privata, perché sarà su questo piano che si giocherà la vera competizione tra Paesi avanzati e Paesi che rimangono al traino. E attraverso la ricerca proteggere e valorizzare il comparto agro-alimentare, attraverso moderne tecniche di tracciabilità che rendano i nostri prodotti trasparenti nel metodo di produzione e ricercati sui mercati internazionali”.
“Sono onorato – dichiara Paolo Rappuoli – di poter affrontare questa sfida e lo farò con il massimo entusiasmo; sarei davvero felice di rappresentare un territorio tra i più affascinanti del mondo. In un periodo di preoccupante populismo, non possiamo certo rassegnarci al senso di impotenza o allo scadimento della politica ridotta alla sola raccolta del consenso, a elencazione di domande ma incapace di progettare il futuro. Ho dato la mia disponibilità perché credo che la politica sia impegno personale e responsabile, tutt’altro che superficiale, per il bene comune. In questi anni ho accumulato esperienze in diversi settori, come amministratore e come appassionato dell’impegno civico. Credo che sia necessario rinnovare a attualizzare il ‘Patto per Siena’, sulle grandi questioni del lavoro, delle infrastrutture, del welfare, della ricerca e del futuro della Fondazione e della Banca Mps. Se sarò eletto metterò al servizio di Siena e della sua provincia, della Toscana e del Paese, ogni esperienza che la politica mi ha donato, consapevole che i problemi si affrontano e si risolvono a partire dalla conoscenza e dalla condivisione: vorrei farlo assieme ai cittadini”.
“Il cambiamento e il rinnovamento – dichiara Alessandro Starnini – si pratica e non si cita e basta. Si pratica mettendosi in gioco, da zero, e io vorrei dimostrare che il cambiamento si può praticare. Il rinnovamento senza competenza vera è un’altra faccia della politica che non funziona, perché diventa esortazione vuota e pura demagogia. Servono energie, determinazione, competenza e capacità. Ci sono delle questioni generali su cui occorre intervenire subito. La situazione dell’economia, ad esempio, ma anche quella delle imprese, del lavoro e soprattutto per i giovani è gravissima. Non c’è un minuto da perdere. Serve credito, bisogna sbloccare il patto di stabilità e dare lavoro, cambiare la politica europea di sola austerità, adottare un sistema fiscale che si abbassi per il lavoro e l’impresa secondo il principio che chi ha di più paghi di più. C’è troppa gente che non ce la fa più. Tutto ciò è certamente anche nell’interesse della nostra città e della nostra provincia. Spero che questa sia l’ultima volta che si eleggono quasi un migliaio di parlamentari. La riforma costituzionale andrebbe avviata subito e conclusa. C’è da sbaraccare una vecchia Italia, vecchi assetti amministrativi per risparmiare e funzionare meglio, con un disegno idoneo. Una riforma che non tolga a chi non è grande area metropolitana i diritti e gli strumenti per il proprio autogoverno. Il pasticcio del capoluogo non deve tornare. I territori vanno uniti, anche tutti quelli che compongono la Provincia di Siena e non messi uno contro l’altro. Se sarò eletto lavorerò per tutto questo e per tutte le altre questioni che toccano da vicino Siena e la provincia, un territorio straordinario e dalle grandi potenzialità che vorrei avere l’onore di rappresentare”.