di Gennaro Groppa
Si stanno preparando a vivere un’altra grandissima avventura, quella della Coppa America. Luna Rossa è ormai diventata un simbolo dell’Italia e dell’italianità. Milioni di italiani hanno seguito negli ultimi anni le regate e le imprese del team azzurro. Un team di amanti del mare e di campioni. Ma lo skipper Max Sirena e i suoi non sono solamente campioni dello sport, ma anche campioni di solidarietà. Lo hanno dimostrato quando a Siena si sono recati nella sede della Legatumori e hanno deciso di essere testimonial di una iniziativa della onlus senese. Lo hanno fatto con il sorriso sulle labbra, con la tranquillità delle persone normali, non con la spocchia che hanno tanti campioni dello sport. E a Siena si sono sottoposti anche ad esami diagnostici e di controllo: su tutti, la mappatura dei nei e otto ecografie. “Lo abbiamo fatto per controllare le nostre condizioni – ha detto Max Sirena, indicando gli altri componenti del team al suo fianco -. Stando tante ore sotto il sole e in mezzo al mare siamo persone a rischio. Per fortuna stiamo tutti bene”, dice e sorride.
Si guarda attorno, Max Sirena, e pare soddisfatto di aver preso parte a questa iniziativa. “Questo posto mi sembra una vera eccellenza. I macchinari sono moderni e l’accoglienza che ti viene riservata è magnifica. Non sembra nemmeno di venire a fare dei controlli. Mi ha colpito anche la rapidità con cui vieni sottoposto a questi esami”.
L’iniziativa si chiama “Tumore al seno: cosa dire ai propri figli” organizzata dal Centro Prevenzione. E’ stato presentato e diffuso anche il libro “Mamma voglio che tu stia bene”, recentemente pubblicato da Humanitas e scritto dalla psicologa Beatrice Chiodini. Il libro è pensato per le mamme a cui viene diagnosticato un tumore e vuole essere uno strumento di aiuto per le donne nello spiegare ai loro bambini cosa sta avvenendo. “Purtroppo i casi di cancro sono in aumento – ha detto il professor Franco Nobile, presidente della Legatumori senese – ma sono in aumento i casi di guarigione. Si muore di meno rispetto a prima”. Questo anche grazie alla prevenzione, parola chiave per la onlus senese. Una parola che è stata ripetuta molte volte anche dallo skipper di Luna Rossa, Max Sirena: “Per noi che stiamo tante ore sotto il sole è consigliabile proteggere la pelle: ad esempio, indossare magliette e cappellini e utilizzare anche creme protettive. E fare controlli periodici”. I saluti sono stati preceduti dal tradizionale scambio di doni: il team ha donato un modellino di Luna Rossa al professor Nobile che ha ricambiato con libri e materiale informativo. Tutti i componenti della barca a vela più famosa d’Italia sono adesso soci benemeriti della Legatumori.
(dal Corriere di Siena)