Alle Scotte tornano i clown in corsia: rinnovata la convenzione con Nasienasi

Dopo lo stop dovuto alla pandemia da Covid-19 riprende quindi l’attività dell’associazione, seppur con alcune limitazioni legate alle disposizioni attuali dell’emergenza epidemiologica. “Sappiamo quanto sia importante – spiega il professor Antonio Barretta, direttore generale dell’Aou Senese – il contributo di questa associazione per sostenere i nostri piccoli pazienti e dei loro familiari e per regalare loro dei momenti di spensieratezza e gioco. Sorrisi, gentilezza e allegria possono migliorare sia l’accoglienza che la permanenza dei pazienti in ospedale e dare supporto ai familiari. Purtroppo, il Covid ha stoppato molte attività di volontariato e speriamo di poter riprendere quanto prima tutte le preziose collaborazioni con le differenti associazioni di volontariato che con noi collaborano”.

I clown dell’Associazione Nasienasi Vip Siena ODV si recheranno il secondo ed il quarto sabato del mese, dalle ore 15 alle 17, nei reparti di Pediatria, Oncoematologia pediatrica e Chirurgia pediatrica, il secondo martedì del mese dalle ore 16 alle 18 nei reparti di Neuropsichiatria infantile, Ginecologia e Chirurgia della mammella, il secondo mercoledì del mese dalle ore 8:30 alle 10:30 nelle sale d’attesa del punto prelievi pediatrico e degli ambulatori pediatrici.

“Siamo pronti per tornare a portare un po’ di allegria e spensieratezza in ospedale – commenta il presidente dell’associazione Giovambattista Cavallaro – dopo lo stop forzato causato dal Covid. Se le condizioni sanitarie, come sembra, si confermeranno in miglioramento, da maggio potremo rientrare a fare servizio nei reparti di degenza, sebbene con regole più stringenti rispetto al pre covid. D’accordo con la Direzione Sanitaria, saremo sempre attenti alle evoluzioni epidemiologiche e qualora ce ne fosse bisogno sposteremo i servizi nelle sale di attesa e in altri spazi individuati dalla Direzione Sanitaria dell’Aou Senese. I nostri volontari non si sono mai fermati in questi anni. Sono nati nuovi ambiti di esercizio del nostro volontariato, ci siamo formati e siamo per certi versi cresciuti. Abbiamo acquisito maggiori competenze specifiche e abbiamo fatto il pieno di entusiasmo e felicità da portare ai pazienti dell’ospedale che stanno trascorrendo momenti delicati”.