Confagricoltura, il confronto tra candidati alle suppletive diventa un “Tutti uniti contro Letta”

Marco Rizzo e Tommaso Marrocchesi Marzi che si fanno fotografare insieme ad un cartonato raffigurante Enrico Letta. Il senso del confronto odierno tra i candidati  alle prossime elezioni suppletive è racchiuso in questa scena: lo sfidante di centro sinistra non è presente all’incontro e verso di lui arrivano bordate da ogni dove. Poche, invece, le sfilettate che i presenti si lanciano tra di loro.

“Sono arrabbiato per la sua assenza. Racconta fuffa ideologica nelle sue riunioni in club di iniziati, ma agli eventi su temi che obbligano risposte concrete non si presenta nemmeno. Lo scempio accaduto al nostro territorio ha un nome e cognome: Partito Democratico”. Così il candidato del centro -destra e imprenditore vinicolo lancia una carica nei confronti dell’ex-professore pisano che viene presto seguita dal segretario del Partito Comunista , “Letta dovrebbe spiegarci il motivo per cui Padoan, da deputato eletto qui, è andato a fare il presidente di Unicredit, la banca che si pappa Mps. Mi sembra un hotel a porte girevoli”. Ai due si unisce anche Mauro Aurigi, candidato di Italexit, che, su Mps, tira in ballo Amato, Bassanini, Semeraro, De Bustis ed infine scomoda pure D’Alema: “Noi del comitato di difesa del Monte eravamo gli unici a protestare per una sua visita”.

Il confronto è stato organizzato a Borgo San Luigi, vicino Monteriggioni. Rizzo, Marrocchesi Marzi e Aurigi sono gli unici tre candidati presenti. Oltre a Letta mancano infatti Tommaso Agostini – Movimento 3v-, Angelina Rappuoli -MNI-, Elena Golini – PaP-. Ad organizzare l’iniziativa è l’Unione Provinciale Agricoltori. Gianluca Cavicchioli, direttore dell’Upa,  ha chiesto “chiarezza e fatti” argomenti come la gestione di ungulati, su un piano di regolazione per accedere alle acque, sulla tutela dei produttori “dalle scopiazzature fatte da altri”, perché “la nostra immagine viene deteriorata”, spiega. “Abbiamo difficoltà ad accedere ai fondi della Pac e della Pnrr per via di norme inutili – continua-. Il mondo dell’agricoltura ha bisogno di programmazione ma per ora c’è incertezza”.

Il primo a rispondere è Rizzo che punta il dito contro la Ue:  “A Francoforte e Bruxelles si autorizza il Prosek croato. L’Italia è un vaso di coccio dentro vasi di ferro”. Aurigi parla di democrazia: “più ce ne è più c’è ricchezza diffusa. In Italia abbiamo un livello di elettorato di una modestia incredibile, persone che si fidano ancora della professionalità dei politici”. Marrocchesi Marzi accusa ancora il Pd ed il centrosinistra: ” Sapete quanti piccoli ponti Morandi, quante infrastrutture incomplete, quante pastoie di burocrazia esistono in questo collegio per colpa di questo sistema di potere politico regionale.  L’unica soluzione è dare un cambiamento alla  rappresentanza politica”.

Non può mancare, nell’incontro, l’argomento Mps. Stavolta esordisce Aurigi che arriva a parlare addirittura di manette da mettere ai polsi di Piercarlo Padoan e Andrea Orcell. “Ancora si pensa che Mussari e Antonveneta siano il problema e non  che il buco di Mps sia di oltre 100miliardi di euro- continua Aurigi, tra l’altro ex-dipendente dell’Istituto di Rocca Salimbeni-  . Se la magistratura volesse, dovrebbe capire perché il Monte pesa 100 miliardi sull’economia italiana”. Rizzo invece parla di un’intera trasformazione del sistema bancario: “Stiamo superando la visione del  passato legata a prestiti a famiglie e imprese – spiega-Adesso si vendono prodotti finanziari”, inoltre “abbiamo due grandi gruppi: Intesa San Paolo e UniCredit. Quest’ultima deve ancora crescere e si sta pappando Mps”. Chiude Marocchesi Marzi: “Siamo gli unici che ci opponiamo a questa dinamica (lo spezzatino ndr.) – rivendica-. Saremo fortunati se calendarizzeremo la nostra posizione di centrodestra in Parlamento dopo le  suppletive”.

Katiuscia Vaselli

Marco Crimi