Infrastrutture, la Cgil propone un tavolo provinciale permanente e avvisa: “Cantieri sabato e domenica? Complicato”

“Il dibattito delle ultime settimane tra Sindaci, Anas e cittadini richiede un’attenta riflessione su alcuni aspetti che vale la pena approfondire” – spiegano il Segretario Generale della Cgil di Siena, Fabio Seggiani, e quello del sindacato dei lavoratori delle costruzioni Fillea Cgil Siena, Simone Arcuri. “Da anni diciamo, non solo noi, che Siena e la sua provincia sono il fanalino di coda in Toscana per qualità e numero di infrastrutture sia materiali che digitali – spiegano i Segretari – le principali arterie stradali, E78, raccordo Siena-Firenze e SS2 Cassia, sono un disastro per presenza di cantieri, pessime condizioni strutturali e inadeguatezza sul piano della sicurezza per chi le percorre. Ma se vogliamo che gli investimenti stanziati per il completamento della Siena-Grosseto, la messa in sicurezza della Siena-Firenze e la completa ripavimentazione della Cassia dal confine laziale a Isola d’Arbia, con annessa bretella Monteroni d’Arbia-Monsindoli, si traducano in opere dobbiamo mettere in conto la presenza dei cantieri e i disagi che essi inevitabilmente comportano. Proponiamo un tavolo di monitoraggio permanente a Prefetto, ANAS e Provincia con lo scopo di governare il processo dei lavori anche rispetto alle tante problematiche che interessano le strade minori e su cui l’Amministrazione provinciale ha investito risorse, purtroppo forzatamente insufficienti, per ripristinare danni idrogeologici ormai decennali”.

“Far tornare di competenza ANAS la SS2 Cassia è stato strategico, in 5 anni sono stati effettuati più interventi che nei due decenni precedenti, – sottolineano i sindacalisti – compresi quelli già attivi nel tanto discusso tratto della Val d’Orcia recentemente chiuso, dove, è bene ricordarlo, interessavano 2 ponti, 3 frane e un muro di sostegno crollato, senza dimenticare gli imminenti lavori per la nuova galleria ‘Le Chiavi’ ed i viadotti in entrata ed in uscita all’altezza di Radicofani già progettati e finanziati”.

“Poi è assolutamente vero che ANAS debba programmare gli interventi in modo da non caricarli sullo stesso tratto e destinarvi un numero di lavoratori necessario e continuativo per la loro fine in tempi brevi, ma la proposta di cantieri stradali aperti il sabato e la domenica e anche la notte non è così semplice da realizzare, – precisano Seggiani ed Arcuri – lavorare sulla manutenzione e sull’adeguamento di strutture come ponti, cavalcavia e separatori di corsie in condizioni di visibilità ridotta o traffico intenso comporta rischi elevati per la salute e sicurezza dei lavoratori”.

“Ricordiamo però che per migliorare le condizioni di arretratezza infrastrutturale del nostro territorio bisogna affrontare anche la questione del trasporto ferroviario, – aggiungono i rappresentanti sindacali – Siena deve essere collegata a nord (Firenze) e ad est (Chiusi) da un doppio binario che consenta tempi concorrenziali alla gomma e un numero di treni tale da collegare il Capoluogo alla direttrice Alta Velocità, questa è la battaglia vera che le istituzioni provinciali e regionali, insieme alle parti sociali, devono vincere nei confronti di RFI, a prescindere dall’esito della discussione in atto sulla stazione AV MedioEtruria. Un servizio indispensabile per lavoratori, studenti, turismo e merci, che deve essere arricchito da un sistema di mobilità integrata che porti benefici anche alle aree interne”.

“Infine va risolto il problema della rete digitale che per caratteristiche morfologiche marca un ritardo clamoroso di diffusione e qualità che penalizza cittadini ed imprese, – concludono Cgil e Fillea Cgil – nonostante le risorse messe in campo dalla Regione non si sta procedendo con la necessaria velocità”.