“Se ci si aspettava una città totalmente rivoltata con il mio arrivo forse è perché c’è stato anche un eccesso di fiducia. Le decisioni però devono essere prese dopo riflessioni che vanno ponderate bene con la mia giunta”.
Placa i bollenti spiriti il sindaco di Siena Nicoletta Fabio o quanto meno prova a calmare coloro che si aspettavano, con il cambio di mandato, un impulso immediato per Siena dalla nuova amministrazione.
A sei mesi dall’insediamento per il primo cittadino il tempo è quello dei primi bilanci. Per Fabio sono state settimane intense, dedicate soprattutto al recupero di quella tela di rapporti con le realtà della provincia che si erano incrinati nei mandati precedenti.
E così questo lavoro condotto nell’ombra ed alcuni imprevisti, che hanno complicato l’operato, hanno rallentato la spinta propulsiva che in molti si aspettavano dalla nuova giunta già dai primi giorni di giugno.
Ma con l’arrivo del 2024 l’attività potrebbe definitivamente prendere il via. “Adesso – ammette il sindaco – è il momento di dedicarsi alla programmazione futura. E già da gennaio arriveranno scelte decisive per la città”.
L’anno nuovo porterà tra l’altro il rinnovato consiglio di amministrazione della Fondazione Santa Maria della Scala: “Cominceremo con il nuovo cda. Sappiamo che il toto nomi ha impegnato la stampa”, ha proseguito.
Per il complesso museale la ricerca della governance si concentrerà su personalità che possono dare respiro internazionale all’ex-ospedale.
Questo ha fatto poi sapere il primo cittadino rispondendo ad un’interrogazione sul tema presentata dal consigliere del Pd Gabriella Piccinni. Nei progetti elencati dal sindaco in aula anche l’intenzione di fare una mostra congiunta con Fondazione Monte dei Paschi e Pinacoteca a fine 2024 sull’arte del 1900. L’esposizione dovrebbe essere ospitata al sesto piano.
“La Fondazione nell’ultimo anno ha organizzato alcune mostre – ha aggiunto– fra cui la collettiva “Raggio Verde”, Mondino, Melotti e Gavazzi. Programmate numerose attività culturali, anche per bambini. Resta tuttavia necessario la corretta definizione e implementazione della pianta organica, l’avvio di un possibile ripristino di una bigliettazione unica con Opera del Duomo, oltre che il monitoraggio dei cantieri in corso con una programmazione delle diverse attività”.
Sui criteri di competenza in base ai quali verranno scelti i nuovi membri del cda Fabio ha voluto specificare: “La scelta avverrà secondo un mix che coniughi competenze di carattere storico, artistico e culturale a capacità manageriali e giuridiche. Servono professionalità capaci di promuovere il nostro ricco patrimonio artistico attraverso un dialogo con le arti contemporanee. Strategie digitali e cultura performativa, caratteristiche delle grandi Accademie artistiche che troviamo adesso in giro per il mondo. Disponibilità ad accogliere iniziative a carattere sia strettamente culturale sia collegate al settore dell’artigianato, restauro, moda ed eccellenze del Made in Italy”.
Gabriella Piccinni si è dichiarata: “non del tutto soddisfatta, prendo atto dell’impegno messo dal sindaco, della risposta così attenta e densa che evidentemente mostra l’attualità delle domande poste nell’interrogazione”.
“Il fatto che non ci sia stata una relazione di fine mandato credo che rappresenti una mancanza – ha spiegato la consigliere del gruppo del Partito Democratico Gabriella Piccinni – Non abbiamo bisogno solo di veder come le singole voci dello statuto si concretizzino, dobbiamo capire la spinta che come amministrazione e come consiglio abbiamo intenzione di dare al futuro cda della Fondazione. La vita breve di questo cda è stata accompagnata da una pioggia di dimissioni, questo ha condizionato il Santa Maria che certamente non è stato un terreno che ha stimolato e motivato l’adesione di nuovi soci sostenitori e nuovi investimenti”.
Katiuscia Vaselli