Siena

Leocorno in festa, il priore: “Tittia ci ha chiesto di essere il nostro fantino di riferimento”

“Giovanni Atzeni è un grande, nei quattro giorni ci ha trasmesso una grande fiducia”. A parlare è Alessandro Mariotti, priore della Contrada del Leocorno, fresco della vittoria riportata sul Campo neppure tre giorni fa. “Durante la cena della prova generale – rivela Mariotti -, Tittia ha fatto un discorso meraviglioso. Inoltre, si è lasciato andare dicendo che, se lo vorremo, lui sarà il fantino di riferimento di questa Contrada. Per noi si è trattata di una dichiarazione politicamente molto importante, tanto che tanti sono rimasti sbalorditi”.

Una vittoria dedicata a chi oggi non c’è più, ed il cui ricordo rimane impresso anche nello zucchino che Giovanni Atzeni ha indossato sul tufo, come spiega ancora il priore: “Lo zucchino è stato realizzato da un contradaiolo di un’altra contrada (Pierfrancesco Tanganelli, ndr.), che riporta le scritte della rinascita e del sogno. Inoltre, lo stesso autore ha attaccato allo zucchino una stella dedicata a mia sorella Silvia”. “Silvia c’è stata – aggiunge con commozione – anche durante la cena della prova generale quando abbiamo rivolto un pensiero a tutti i contradaioli che oggi non ci sono più. Ognuno ci è stato accanto in ogni colonnino e ci ha aiutato”.

Finito il momento del ricordo, sul viso di Alessandro Mariotti torna il sorriso quando si torna a parlare del Palio vinto, in particolare del Drappellone dipinto da Andrea Anastasio. “L’artista – spiega l’onorando – ci ha detto che la stoffa con cui ha realizzato il Cencio è lo stesso con cui realizza gli abiti di Valentino. Quelle sono paillettes cucite una per una. Qualcuno pensava che stropicciandolo, qualche paillette si sarebbe staccata, ma invece neanche una è caduta”. “Dopo il Palio Anastasio è venuto qui – aggiunge – e noi non abbiamo potuto fare altro che dirgli grazie per la bellissima opera”.

“Oggi il Leocorno è una grande contrada – conclude Alessandro Mariotti – che ognuno ha fatto crescere col suo contributo. Si parte dai maggiorenti, che costituiscono lo zoccolo duro, in cui io credo tanto, fino ai giovani, che sono il futuro del Leocorno. Il nostro compito è proprio quello di stare dietro ai giovani, insegnargli le tradizioni e cosa è la Contrada”.

Katiuscia Vaselli
Emanuele Giorgi

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