Lupi alle porte di Siena, la Federcaccia al Comune: “Si mappino i terreni incolti per farli ripulire”

Ripulire e riconvertire le aree comunali all’agricoltura per contrastare la presenza di ungulati, di selvaggina ed anche dei lupi: la Federcaccia di Siena lo aveva chiesto a palazzo pubblico nel 2017 e torna a ripetersi oggi, a sei anni di distanza ma con un problema che non accenna a diminuire.

L’associazione parla dopo quanto denunciato dalla Coldiretti di Siena ieri in una nota: caprioli sbranati nella vallata di Ravacciano.

Per il presidente della Federcaccia comunale Andrea Pericoli l’idea dunque è quella di mappare i terreni incolti per iniziare l’operazione,

“Rinnoviamo il nostro appello in modo che poi si possa fare pressione ai proprietari e ripulire queste zone, sennò non riusciamo a trovare soluzioni”.

Secondo Pericoli le politiche di abbattimento nel territorio comunale rischierebbero di non portare a risultati. Basterebbe invece una gestione fatta senza l’uso di armi.

“Muovendoci come ho appena detto – rivendica – riusciremmo a risolvere il problema degli animali vicino alla città”.

Fuori da questa partita è il Consorzio di Bonifica che può intervenire solo su un reticolo, fatto da fiumi e canali artificiali pubblici, che viene deciso in Regione.

Non è tra le missioni del Consorzio quella di agire in terreni privati. Tra l’altro di recente lo stesso Ente ha operato in una struttura demaniale per risolvere il problema della fauna nel Grossetano dove era cresciuta la vegetazione, come spiega il presidente Fabio Bellacchi.

“Lì ci hanno chiesto di muoverci sia la provincia. Era una striscia di terreno su cui abbiamo fatto pulizia in modo da allontanarci i cinghiali e prevenire il rischio degli incendi. Era però un’area di proprietà dello Stato”, le sue parole

MC