Università. Scritte fasciste e omofobe nell’ufficio di una dipendente e delegata sindacale Cgil, denuncia dell’ateneo

Scritte inneggianti al duce, messaggi omofobi, graffiti neri sugli arredi ed una bandiera dell’Unione Europa gettata per terra. Ha trovato questo stamattina una dipendente dell’Università di Siena, e delegato Rsu della Cgil: una postazione completamente imbrattata.

Verso di lei l’Ateneo ha manifestato immediatamente vicinanza ed anche verso il sindacato, anch’essa coinvolto nel grave atto -c’è scritto “Fuori la Cgil’ tra i graffiti-. “Ancora una volta ci troviamo di fronte a gesti intollerabili, di intimidazione e di discriminazione che l’Università rifiuta fermamente”, lo hanno scritto il Rettore dell’Università di Siena Francesco Frati e il direttore generale Emanuele Fidora in una lettera rivolta alla comunità accademica.

L’Università, si legge, ha sporto denuncia alle autorità competenti che “in queste ore stanno conducendo i necessari accertamenti anche attraverso la visione delle telecamere di sicurezza”, continuano i due nel testo. “L’Università da sempre difende i valori della democrazia, dell’inclusione e del dialogo. E continuerà a farlo senza che vili gesti come questo possono indebolire il nostro impegno”, hanno proseguito.

Intanto sono intervenuti anche dalla Flc-Cgil di Siena ed hanno parlato di “uno scenario di incredibile violenza: un’intimidazione fascista e sessista nei confronti di una lavoratrice che ci riporta indietro agli anni più bui della storia d’Italia, quando la libera espressione e la democrazia erano vietate”. Per i membri della sigla  “gli antifascisti della domenica’ si erano impegnati a legiferare per lo scioglimento delle organizzazioni fasciste e neofasciste” ma la Cgil “continua ad essere l’obbiettivo di questi vigliacchi in camicia nera”. Domani si terrà un presidio dell’organizzazione davanti alla sede del rettorato.