Il mondo delle criptovalute allo specchio: non sono sempre Bitcoin!

Fermento per il mondo delle criptovalute dopo le dichiarazioni dell’introduzione dei dazi da parte del Presidente Trump su Messico, Canada e Cina. Un mercato globale che ai dati di metà novembre vale tremila miliardi di dollari, con interesse in costante crescita anche in Italia.

Certo, oggi, tutti avrebbero voluto acquistare il Bitcoin nel 2009, all’emissione, quando da zero raggiungeva 100 dollari nel giro di quattro anni il 31 marzo 2013. Pur se il BTC ha avuto momenti di crollo significativi nella sua storia, talvolta fino al 50%, nella fantasia di molti rimane viva l’idea che: “potevo diventare ricco”, ricco davvero, con pochi spicci, guardando le quotazioni attuali vicine ai 100.000 dollari USA.

In Italia, ai dati di giugno 2024, 1,35 milioni di investitori hanno acquistato criptovalute, con una media pro-capite di 1.600 euro. Valute virtuali considerate strumenti accessibili, con bassi costi di transazione e facilità nell’uso delle piattaforme, che appassionano a tutte le età, ma soprattutto la generazione dei Millennial per numerosità di investitori e la Generazione X per il totale investito.

Ricordo che, a inizio 2025, è entrato in vigore il Regolamento Europeo di tale mercato (Markets in Crypto-Assets Regulation) che ha introdotto nuovi obblighi e alcuni cambiamenti sulle tutele previste per chi acquista e vende cripto-attività, al fine di rafforzare la solidità di un mercato la cui diffusione non sembra arrestarsi. 

Le norme comunitarie e il decreto attuativo differenziano i diversi tipi di criptovalute, mettendo in luce caratteristiche e rischi sia per gli acquirenti che per il sistema finanziario. Inoltre, si introducono requisiti e vincoli per gli intermediari sotto la vigilanza di Banca d’Italia e Consob. Sono previste sanzioni penali per chi opera non avendo l’autorizzazione ad offrirle, o si avvale di informazioni riservate per manipolare il mercato e i prezzi a suo vantaggio. Anche la tracciabilità dei trasferimenti delle cripto-attività viene assoggettata alla normativa antiriciclaggio, ampliando la platea dei soggetti obbligati alle segnalazioni, in considerazione della facilità con cui Il denaro di provenienza illecita potrebbe utilizzare tecniche e strumenti quali le cripto e l’Intelligenza Artificiale per ripulirsi. 

Quali sono le tutele per i sottoscrittori di criptovalute?

Piattaforme e Intermediari che le offrono al pubblico hanno l’obbligo di redigere il cosiddetto “white paper”, documento informativo che descrive in modo chiaro e trasparente i rischi e le principali caratteristiche di ogni tipo di valuta virtuale. Vale poi il diritto di recesso di 14 giorni quando quelle più rischiose sono state acquistate, direttamente dall’emittente o da un CASP in fase di collocamento, e non sono ancora ammesse alla negoziazione.

Inoltre, sono state previste maggiori tutele sui requisiti patrimoniali degli emittenti per il rimborso, ma attenzione, rimborso sempre al valore di mercato, del quale l’alta volatilità ne rimane la caratteristica più significativa. Le valute virtuali non sono tutte uguali. A fronte di BTC, infatti, ci sono criptovalute che si sono volatilizzate nel tempo, facendo perdere tutti i risparmi a chi le aveva in portafoglio. 

Qualcuno ricorda “OneCoin”, la cripto che si è rivelata una delle maggiori truffe piramidali degli ultimi decenni, senza cambiare il mondo come promesso? Piuttosto che “Terra Luna” che a maggio 2022 crollava? Valore passato dai massimi di 120 dollari fino alla frazione di un centesimo, con conseguenze irrimediabili per chi l’aveva acquistata. Per non parlare dei potenziali attacchi di hacker che vanno a nozze con l’IA, come già successo, con l’acquisizione di chiavi private e falsificazione di transazioni.

Dal punto di vista fiscale è stata eliminata la no tax area fino a duemila euro, mentre la tassa sulle plusvalenze delle criptovalute nel 2025 resterà al 26%, per salire nel 2026 al 33%.

Il vento di Trump toglierà stabilità al mercato delle valute virtuali? Per adesso, scorrendo la lista di coin market cap del fine settimana scorso, occorre arrivare fino alla posizione numero 133, dove si trova Kava per trovare un segno positivo giornaliero.

Rimaniamo con i piedi per terra quando investiamo e consideriamo sempre tutti i rischi.

Maria Luisa Visione