“Il forte messaggio politico lanciato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sul riconoscimento della cittadinanza italiana ai bambini nati nel nostro Paese, ribadita dal Ministro della cooperazione internazionale e dell’integrazione Andrea Riccardi, giunge in un momento in cui l’Arci, insieme ad altri soggetti, sta portando avanti la campagna ‘L’Italia sono anch’io’ e si prepara a celebrare la Giornata di azione globale contro il razzismo e per i diritti dei migranti, prevista per il 18 dicembre. Un tema, quello ripreso dal Capo dello Stato, che torna attuale, oggi più che mai, e che avrebbe bisogno di essere approfondito e discusso maggiormente, anche a livello locale”. Inizia così la nota con cui l’Arci provinciale di Siena interviene sul tema del riconoscimento della cittadinanza italiana ai bambini nati nel nostro Paese, ripreso da alcuni giorni anche nel dibattito politico a livello nazionale.
“L’Arci provinciale di Siena – continua la nota – sta organizzando, insieme ai propri circoli e associazioni, un cartellone di iniziative che, dal 16 al 18 dicembre, ruoteranno attorno al riconoscimento dei diritti dei migranti, con momenti di riflessione e confronto su quella che, a nostro avviso, è un’opportunità per la crescita sociale e culturale del nostro Paese. La cittadinanza agli immigrati che vivono e lavorano in Italia, contribuendo alla ricchezza del nostro Paese, infatti, è un tema sul quale l’Arci lavora da tempo. Riconoscere il diritto di cittadinanza politica a queste persone significa favorire un loro coinvolgimento attivo, responsabile e consapevole nella vita pubblica delle comunità. Questo è quello che chiedono tutti coloro che stanno promuovendo la campagna “L’Italia sono anch’io” e tutti coloro che hanno sottoscritto le due proposte di legge oggetto dell’iniziativa: la prima per riconoscere il principio dello jus soli, il diritto di essere cittadini del nostro Paese sulla base del luogo in cui si nasce e non della discendenza di sangue. La seconda proposta di legge riguarda invece il diritto di voto degli stranieri alle elezioni amministrative, da riconoscere a chi risiede in Italia da almeno 5 anni, applicando il principio del suffragio universale a livello territoriale”.
“Oggi – continua ancora la nota – nel nostro Paese vivono oltre 5 milioni di persone di origine straniera, molte delle quali sono bambini e ragazzi nati o cresciuti in Italia, che si vedono riconosciuta la possibilità di ottenere la cittadinanza solo al compimento del 18° anno di età e dopo un lungo e complesso percorso burocratico. I temi proposti darebbero dignità ai principi contenuti nell’articolo 3 della Costituzione, che stabilisce l’uguaglianza e la pari dignità sociale tra le persone, impegnando lo Stato a rimuovere gli ostacoli che ne impediscono il pieno raggiungimento. Crediamo che sia arrivato il momento di attivare una riflessione seria su questo tema, da parte di tutte le forze politiche e sociali. Il nostro auspicio – conclude la nota – è che si possa iniziare a parlarne e a confrontarsi nelle diverse iniziative che promuoveremo su tutto il territorio provinciale nelle prossime settimane, coinvolgendo anche le istituzioni e il tessuto associativo della provincia di Siena, da sempre attento alle tematiche che possono favorire la crescita sociale e culturale del nostro territorio”.