I tempi cambiano, le abitudini mutano e anche quelli che sembrano giganti intoccabili subiscono ripercussioni incredibili, difficili da immaginare anche fino a qualche anno prima. Questa volta la crisi economica c’entra solamente in parte, ha un ruolo marginale nel spiegare perché una grande catena internazionale, una vera e propria multinazionale, sia praticamente alla bancarotta.
Parliamo di Blockbuster, un gigante del videonoleggio che in pochi anni era riuscito ad accumulare ingenti ricchezze e ad accaparrarsi una grossa fetta di mercato. Anche a Siena era aperto da anni e aveva immediatamente attecchito, nei primi anni Duemila, per quel che riguarda le abitudini di vita dei senesi. La grande catena di distribuzione di film, ammirata fino a quel momento solo nelle grandi città italiane, era arrivata anche a Siena. Si vedevano lunghe file, soprattutto nelle fredde sere invernali, per prendere a noleggio un film: tante coppie e tanti amici sono passati dal grande negozio in viale Cavour. E’ storia dei primi anni Duemila. Tanti piccoli distributori locali di film sentirono il colpo ed ebbero forti ripercussioni e gravi perdite economiche a causa dell’arrivo del colosso statunitense. Qualcuno chiuse la propria attività. Oggi invece a cadere è proprio il gigante a stelle e strisce, vittima di una serie di concause che hanno condotto Blockbuster al tracollo.
Pirateria In primo luogo il crescente ricorso alla pirateria informatica e all’illegale pratica di scaricare film da internet. Un ruolo di non poco conto l’ha avuto anche la crescita esponenziale della tv satellitare con Sky che ha pian piano acquisito milioni di abbonati ai quali offre tutt’oggi decine di film al giorno. Per non parlare, adesso, dell’arrivo del digitale terrestre con centinaia di nuovi canali a disposizione nelle case di ogni famiglia e cittadino.
Nel 2009 la multinazionale con sede a McKinney in Texas fa registrare pesantissime perdite in borsa. La crisi travolge la società che nel 2010 chiede di aprire la procedura della cosiddetta “bancarotta protetta”, cercando quindi di avviare una riorganizzazione che possa permettere di tenere in vita gli oltre 6.500 punti vendita presenti in tutto il mondo (in Italia Blockbuster aprì il suo primo negozio nel 1994).
Parafarmacia La riorganizzazione sta toccando anche Siena: a marzo il negozio di Blockbuster non ci sarà più. Al suo posto aprirà una grande (viste le dimensioni della struttura) parafarmacia. Il motivo è semplice: una multinazionale del settore farmaceutico ha acquistato la società del Blockbuster. La riconversione quindi si realizzerà in praticamente tutti i punti vendita presenti nel pianeta.
Lavoro Si apre però un problema lavorativo per i dipendenti del punto vendita senese: non tutti rimarranno al loro posto di lavoro. Parliamo di quattro dipendenti a tempo indeterminato che ancora non conoscono quale sarà il loro futuro.
Gennaro Groppa