Inverno senza neve, task force della Regione Toscana

neve a Poggibonsi - foto d'archivio

La Regione istituirà una task force per affrontare la crisi che in questo inverno sta colpendo i comprensori sciistici toscani e, in generale, la montagna a causa della carenza di neve. Obiettivo: costituire un fondo regionale straordinario, aggiornare la normativa regionale per favorire interventi mirati a sostegno delle attività montane e, in accordo con la Conferenza delle Regioni, portare la crisi della montagna al confronto con il governo nazionale.

E’ quanto è stato deciso ieri nel corso della riunione che si è tenuta in Regione alla presenza dei rappresentanti del gabinetto della Presidenza e dell’Assessorato al Turismo, del presidente di Uncem, quello di ANEF, dei presidenti delle Province, dei sindaci e dei presidenti delle Unioni di Comuni interessate dalle Stazioni Invernali della Toscana.

“L’economia del turismo bianco – ha commentato il presidente Enrico Rossi – è una risorsa importante per tutte le aree interessate e per l’intera regione. Le difficoltà sono pesanti ed evidenti. La Regione farà la sua parte, con interventi mirati di sostegno del settore e sollevando questa emergenza a livello nazionale. Porteremo l’argomento in discussione nella Conferenza dei Presidenti e poi al confronto con il governo. Nel pacchetto per la crescita dell’Italia – conclude Rossi – non possono mancare politiche attive per la montagna”.

Dall’apertura della stagione sciistica il fatturato degli impianti è calato di circa il 70%. Una crisi che ha coinvolto quasi tutti gli impianti toscani in primo luogo gli impianti di Zeri, in Garfagnana, dell’Abetone, di Cutigliano e quelli dell’Amiata, ma che di riflesso si è riversata su tutto l’indotto del comparto, dagli alberghi ai ristoranti, per un totale, tra diretti e indiretti, di oltre 1700 posti di lavoro.

 

A fronte delle istanze presentate da Uncem e dagli operatori, la Regione, oltre a mettere a disposizione una task force sull’emergenza, si è resa disponibile a costituire un Fondo a vantaggio degli impianti e dell’indotto e a modificare la legge regionale 93/93 sui comprensori sciistici introducendo la possibilità di interventi mirati a favore delle imprese e degli enti locali.

 

Si è anche resa disponibile a intervenire, insieme a Fidi Toscana, che sarà incontrata la settimana prossimaAggiungi un nuovo appuntamento per prossima settimana, sul sistema bancario per affrontare il tema del consolidamento dell’indebitamento delle società.

 

Inoltre, in accordo con le altre Regioni, sarà richiesto alla Conferenza delle Regioni di affrontare la questione e sarà chiesto al Governo lo stato i crisi delle zone sciistiche. Infine, nei limiti della disponibilità delle risorse regionali, la Regione valuterà la possibilità di stanziare nuove risorse da assegnare ai comprensori sciistici colpiti dalla crisi.

 

L’Assessore Scaletti in una sua dichiarazione ha sottolineato l’importanza del turismo bianco non solo per le società che gestiscono gli impianti ma per tutto l’indotto, e si è resa disponibile a reperire nuove risorse da destinare agli investimenti e alla promozione in continuità con quanto già fatto nel corso del 2011.

L’incontro è stato anche l’occasione per fare il punto su quanto fatto successivamente all’accordo per il rilancio dei Comprensori sciistici toscani siglato l’aprile scorso tra Regione Toscana, Uncem e Associazione Nazionale Esercenti Funiviari (Anef). L’accordo prevedeva l’assegnazione di risorse a Comuni e imprese per nuovi investimenti e un’apposita azione promozionale. La Regione ha assegnato 5 milioni di euro ai Comuni e 2 milioni di euro alle imprese impiantistiche, oltre a 75mila euro destinati alla campagna promozionale. E’ stato infine implementato di 500mila euro il fondo per la montagna.