“L’intenso lavoro investigativo – prosegue Mugnaioli – che da mesi stanno portando avanti le autorità sta facendo luce su azioni irresponsabili e dolose che hanno arrecato un danno patrimoniale e di immagine a Mps. La città, i cittadini e i dipendenti di Banca Mps sono vittime di colpe che non hanno commesso e per le quali intere generazioni rischiano di pagare un prezzo davvero alto.
Siena ha sete di verità e di giustizia sul passato, ma anche bisogno di voltare pagina e di tornare a guardare al futuro, accompagnando Banca Mps nel difficile percorso di recupero della redditività. Tornare a fare reddito è un imperativo categorico sia per tutelarne l’indipendenza e i livelli occupazionali che per far rimanere a Siena la sede e la direzione generale della Banca. E’ l’unica strada per consegnare alle future generazioni un patrimonio secolare che, certo, ha subìto ferite importanti, ma che può ed è ancora in grado di produrre ricchezza, di sostenere lo sviluppo della città, di essere punto di riferimento nel paese per il credito alle imprese ed alle famiglie”.
“Non ci possiamo e non ci dobbiamo arrendere – continua Mugnaioli – forti di un management nuovo, competente e anche credibile agli occhi dei mercati, ma soprattutto convinti che in una fase di crisi come questa la città e la Banca possono contare sull’attaccamento dei dipendenti che hanno fatto e stanno facendo sacrifici enormi. A tutti loro dobbiamo dire grazie ed esprimere un sostegno forte per rilanciare la Banca e tornare ad essere orgogliosi di essere senesi”.