900 mila euro dalla Regione Toscana per tre progetti (ciascuno da 300 mila euro) che si propongono di innalzare i livelli di istruzione della popolazione adulta.
E’ di questi giorni un decreto dirigenziale che conclude l’iter iniziato lo scorso gennaio con un avviso pubblico per realizzare “percorsi formativi di natura formale” destinati agli adulti.
La regione è stata divisa in tre grandi aree sovra-provinciali (Arezzo- Grosseto-Siena – Firenze, Pistoia, Prato -Livorno, Lucca, Pisa, Massa Carrara) e dopo le valutazioni di un apposito “nucleo” sono stati ammessi a finanziamento, per le tre rispettive aree, i progetti IDA 2.0 (proposto dal Polo “Bianciardi” di Grosseto), RI.Co.R.Di. (proposto da Agenzia Sviluppo Empolese Valdelsa), VE.DI. II (proposto da “Formatica” srl).
Centrale, nei progetti, l’utilizzo delle nuove tecnologie per fornire – con la didattica “blended”, cioè con lezioni miste: sia in presenza che a distanza – un diploma scolastico a chi, in età adulta, ancora non lo ha raggiunto.
Da notare che in Toscana – sottolinea Stella Targetti, vicepresidente della Regione con delega all’Istruzione – la percentuale della popolazione over 25 con un titolo di studio basso (scuola media inferiore) raggiunge il 57,6% con una percentuale superiore alla media del Paese (ferma al 56%).