Sono scattati nel senese i controlli per smascherare l’extravergine fasullo negli scaffali di negozi, supermercati e discount. Dopo l’entrata in vigore della legge salva olio voluta e fortemente sostenuta da Coldiretti, anche a Siena, come in tutta la Toscana, sono partiti i primi blitz a cura di una apposita task force che raccoglierà campioni di bottiglie di olio delle diverse dimensioni e fasce di prezzo da analizzare in laboratori pubblici dal punto di vista chimico ed organolettico per verificare la corrispondenza tra quanto dichiarato in etichetta e il reale contenuto. Le anomalie saranno denunciate alle autorità di controllo che grazie all’entrata in vigore della nuova legge devono intervenire con ispezioni e analisi documentali nelle aziende coinvolte. A decretare il via ai “controlli”, preannunciati durante l’evento della Leopolda lo scorso novembre a cui aveva partecipato il presidente Nazionale, Sergio Marini, è Coldiretti (info su www.toscana.coldiretti.it) forte della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 31 gennaio 2013 che riporta la legge salva olio Made in Italy “Norme sulla qualità e la trasparenza della filiera degli oli di oliva vergini” dalla quale prende il via una vera rivoluzione sulle tavole per il condimento più amato dagli italiani. Dall’introduzione in etichetta del termine minimo di conservazione a 18 mesi dalla data di imbottigliamento all’importante riconoscimento di nuovi parametri e metodi di controllo qualitativo che consentano di smascherare i furbetti dell’extravergine, dalla fissazione di sanzioni in caso di scorretta presentazione degli oli di oliva nei pubbliciesercizi all’estensione del reato di contraffazione di indicazioni geografiche a chi fornisce in etichetta informazioni non veritiere sull’origine, dall’introduzione di sanzioni aggiuntive come l’interdizione da attività pubblicitarie per spot ingannevoli al rafforzamento dei metodi investigativi con le intercettazioni, fino al diritto di accesso ai dati sulle importazioni aziendali fino,sono solo alcune delle novità introdotte dal provvedimento secondo la Coldiretti. “L’azione di Coldiretti – spiega Fausto Ligas, Presidente Coldiretti Siena – ha l’obiettivo di porre fine a una pericolosa proliferazione di truffe e inganni svelando il “mistero” delle tante anomalie di un mercato dove alcuni oli sono venduti a prezzi che non coprono neanche i costi di raccolta delle olive in Italia ma con etichette che riportano la bandiera tricolore in bella evidenza. Un danno gravissimo per un Paese e per un territorio, quello senese, in cui l’’olio di oliva è anche cultura, tradizione e ingrediente fondamentale della tradizione culinaria, praticamente presente sulle tavole di tutti con un consumo nazionale stimato in circa 14 chili a testa”. La provincia di Siena è considerata tra i principali territori italiani per produzione e alta qualità di olio extravergine.