“La svolta per la Fondazione Mps deve essere nei fatti: l’atteso rinnovamento deve passare da un cambiamento nell’atteggiamento di Palazzo Sansedoni nei confronti dei vertici della Banca, altrimenti resterà un semplice, quanto inutile, slogan di facciata”. Con queste parole il gruppo consiliare Siena Rinasce commenta la situazione della Fondazione Monte dei Paschi e, augurando “buon lavoro” ad Antonella Mansi, e interviene sulle prime dichiarazioni della neopresidente di Palazzo Sansedoni: “La Fondazione non è ostaggio della politica ma del partito-padrone della città, altrimenti si continuano a confondere la politica e la dialettica democratica con le lotte intestine del Pd che anche in questa occasione ha offerto al mondo uno spettacolo indecoroso nell’iter di nomina dei vertici di Palazzo Sansedoni. Per questa ragione – prosegue la nota di Siena Rinasce – le prime dichiarazioni di Antonella Mansi, che immaginiamo rivolte al Pd e alle sue correnti, ci trovano d’accordo: non vogliamo un presidente della Fondazione Mps in attesa di un sms ogni qualvolta dovrà compiere una scelta importante ma un vertice autorevole e soprattutto autonomo dal partito-padrone e dai suoi capocorrenti locali e nazionali”.
Un’indipendenza della Fondazione Mps che “ci auguriamo sarà messa in pratica anche nei confronti dei vertici della Banca per recuperare quella autonomia che è del tutto mancata nel recente passato di Palazzo Sansedoni: la Fondazione deve tornare a svolgere appieno il suo ruolo di socio di maggioranza del Monte dei Paschi, rappresentando le istanze che giungono dal territorio. In questo senso ci auguriamo che fin da subito la presidente Mansi si adoperi per una immediata ricomposizione della frattura che si è venuta creare tra i vertici della Banca e i lavoratori”, conclude la nota, riferendosi alla mobilitazione della Fisac-Cgil che ha proclamato due giorni di sciopero e una manifestazione nazionale.