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Sindaci e comuni: “Rinviare di tre mesi la chiusura delle Poste per organizzare servizi alternativi”

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Rinviare di almeno tre mesi la chiusura degli uffici postali per dare modo agli enti locali di organizzare servizi alternativi, riducendo così i disagi ai cittadini e, in particolare, a quelli più anziani. E’ questa la richiesta formalizzata oggi, mercoledì 12 dicembre dalla delegazione, composta dalla Provincia e dai sindaci dei Comuni di Siena, a Raffaele Reverso, direttore provinciale di Poste Italiane nel corso della mobilitazione in Piazza Matteotti alla quale hanno partecipato anche numerosi cittadini.

“Abbiamo chiesto a Poste Italiane – affermano Marco Macchietti, assessore provinciale alla pianificazione territoriale e Michele Boscagli, sindaco di San Giovanni d’Asso e coordinatore dei sindaci impegnati nella difesa degli uffici postali periferici – di essere informati sui criteri con i quali sono stati individuati gli uffici postali da chiudere e di posticipare di almeno tre mesi la loro dismissione. Il rinvio è urgente, visto che i tempi strettissimi con i quali Poste Italiane ha scelto di chiudere i battenti delle sedi locali non permettono in alcun modo la possibilità di trovare soluzioni alternative. Ci aspettiamo che il direttore Reverso ci risponda e ci comunichi l’esito delle decisioni prese da Poste Italiane. Questa mattina siamo stati ricevuti dal Prefetto di Siena per informarlo delle richieste avanzate dal territorio a Poste Italiane, affinchè possa supportare le preoccupazioni delle nostre comunità”.