“Il Comune di Siena sta emergendo dalla criticità del recente passato e sta divenendo, in poco tempo, uno dei più resistenti alle condizioni finanziarie avverse che gli enti locali italiani devono tuttora affrontare” .
Con queste parole il Sindaco di Siena inizia il suo intervento presso l’Assemblea nazionale dell’ANCI.
“Il Sole 24 Ore di lunedì 3 novembre – ha sottolineato il Sindaco – in uno studio approfondito su tre parametri, ha valutato Siena come il capoluogo che ha messo in atto le migliori misure di controllo sulle entrate e sulla gestione dei crediti. Siena è fra quei comuni, insieme a Bologna, Modena e Pavia, che esprimono le peculiarità migliori. Co-autore dello studio è peraltro il dott. Cimbolini, che ben conosce le specificità del nostro Ente. Cimbolini è, infatti, il dirigente dei Servizi ispettivi del Ministero dell’Economia e noto nella nostra città per aver firmato i verbali del MEF relativi alle indagini condotte sul bilancio comunale, poi trasmessi alla Corte dei Conti. In altre parole, a due anni circa dall’ispezione del MEF dove lo stesso Cimbolini rilevò irregolarità ed inefficienze varie, il Comune di Siena dimostra di aver avviato sul serio un processo di risanamento finanziario e di riorganizzazione: dopo aver rischiato il dissesto finanziario, il Comune è stato promosso proprio dall’ispettore del MEF che ci aveva aspramente redarguito”.
Il primo punto analizzato dal Sole 24 Ore è il previsto dimezzamento dell’obiettivo di patto di stabilità, che dà particolare sollievo a quegli enti, come il Comune di Siena, che nell’ultimo triennio hanno dovuto conseguire obiettivi fra i più difficili nel panorama nazionale. Ciò consentirà a Siena di proseguire nella ripresa degli investimenti e di assicurare tempi certi di riscossione per i fornitori.
In secondo luogo, la nuova contabilità pubblica “armonizzata”, obbligatoria dal 2015, costringerà gli enti locali ad accantonare forti risorse nei fondi crediti di dubbia esigibilità: il Comune di Siena ha anticipato questa politica da più di un anno e prevede quindi un impatto più limitato dei nuovi criteri contabili.
Resta tuttavia un terzo punto, che sarà difficile da affrontare: il nuovo taglio di risorse per i comuni di circa 1,2 miliardi colpirà Siena, come avvenuto in passato, in misura più che proporzionale e richiederà ancora una grande attenzione nella costruzione degli equilibri correnti 2015.
“Proprio in relazione a quest’ultimo punto – ha concluso il Sindaco Valentini – è nostra intenzione avviare da subito un percorso virtuoso tra i comuni della provincia di Siena: abbiamo bisogno di unificare centrali d’acquisto e funzioni e di integrare le strutture dei vari comuni. Tutto questo in un’ottica di efficientamento e razionalizzazione”.